un sacchettino nuovo per mettere le biglie
ti lascerei accanto al sogno dove abiti,
…se potessi.
la stoffa a quadri
bianchi e rossi, come quello che una volta
ti cucì la nonna, con l’iniziale ricamata
con filo e un cordoncino a treccia, leggero,
per chiudere l’apertura.
potresti ascoltarne di nuovo il suono
nelle strade, il mare di vetro tenero,
affondarvi le dita, sentire
la superficie liscia e perfetta dei giochi,
il riso del cristallo nelle tasche,
miniplanetario dell’unico sistema
solare che sei riuscito a capire.
io te ne darei un altro,
…se potessi.
lo poserei accanto all’insonnia,
alla pioggia, ai bicchieri vuoti,
i libri sparsi sulle lenzuola
con la bozza per una vita che non si trova.
io ti restituirei quella borsa.
ad una ad una le biglie che finirono per perdersi,
le mani che giocavano nella sabbia,
i lenti pomeriggi dell’estate, il volo
radente del rondone sulla pelle del mondo
...se potessi
un fardelillo nuevo para guardar canicas
te dejaría al pie del sueño donde vagas,
...si pudiera.
la tela de cuadritos
blancos y rojos, como aquél que antaño
te cosiera la abuela, con la inicial bordada
en hilo y un cordón trenzado y suave
cerrando la abertura.
volverías a oír de nuevo cómo suena
por las calles el mar del vidrio tierno,
a hundir los dedos en él, a sentir
la superficie lisa y perfecta de los juegos,
la risa del cristal en tus bolsillos,
mínimo planetario del único sistema
solar que conseguiste comprender.
yo te daría otro,
...si pudiera.
lo dejaría al lado del insomnio,
de la lluvia, de los vasos vacíos,
los libros esparcidos por las sábanas
y el borrador para una vida que no se encuentra.
yo te devolvería aquella bolsa.
una a una las bolas que se fueron perdiendo,
las manos que jugaban en la arena,
las tardes lentas del verano, el vuelo
rasante del vencejo sobre la piel del mundo,
...si pudiera.