Stevan Tontić è nato nel 1946 a Grdanovci presso Sanski Most (Bosnia). Poeta, prosatore, saggista, autore di antologie, traduttore dal tedesco. Laureato in filosofia e sociologia all'Università di Sarajevo. Prima della guerra ha lavorato come redattore nella casa editrice "Svjetlost" di Sarajevo. Il periodo dal maggio 1993 al 2003 l'ha trascorso nell'esilio in Germania; oggi vive a Sarajevo. Le raccolte di poesia: La scienza sull'anima e altri divertenti racconti (Sarajevo 1970), Biasimo e lodo (Belgrado 1977), Una madre nera è la domenica (Belgrado 1983), La soglia (Sarajevo 1986), Il manoscritto di Sarajevo (Belgrado 1993, 1998), La benedizione dell'esilio (Banja Luka 2001). Prosa: Il to cuore, o leprotto (Beograd 1988). Antologie: La nuova poesia della Bosnia ed Erzegovina (Sarajevo 1990) e La moderna poesia serba (Sarajevo 1991). Tradotto in diverse lingue. Premi: Premio 6 aprile della città di Sarajevo, premi Šantić, Zmaj, Rakić. In Germania ha ottenuto il premio dell'Accademia bavarese delle belle arti per la lirica (2000) e il premio "Letteratura nell'esilio" della città di Heidelberg (2001).
Ha preso parte all'edizione del 2005 degli Incontri internazionali di poesia di Sarajevo.