Chi aveva i soldi, scappò, vabbeh. La guerra
la combattano i pezzenti. Lo capisco al cento per cento. Anche io mi
sarei salvato da questo Jevosara, se solo non fossi stato a piedi nudi. Del resto
che altro rimane al pezzente se non cercare di diventare eroe. Quando hai la grana
Sarajevo risulta naturalmente un pregiudizio banale.
Quelli che hanno il portafogli gonfio,
quelli sono sempre in un altro paese. Ma che paese?
In un altro pianeta. Che gira intorno in modo diverso
dal nostro. E per loro non vale
questa nostra gravitazione. Il nababbo è abitante del cosmo.
Per lui è importante solo quello che capita a lui.
Se il suo intestino si sposta a sinistra è come quando
al sole nascono le macchie. Ed ha ragione assolutamente.
Perché quello che capita al pezzente non è una vita vera.
A dire il vero, i poveri non sono stati vivi mai.
A loro la vita poteva solo capitare. I pezzenti esistono
per poter fare sapere che la vita
non è per nulla convincente. Quelli però che si godono la vita
con la bottiglia infilata nel secchiello d'argento pieno di giaccio,
non sono tanto matti da volersi immischiare nella guerra -
che è il mestiere dei pezzanti. Loro che da tutto possono succhiare
almeno una goccia di piacere, loro sono
giustamente sordi alle favole di sacrificio. Si sacrifichi quello
a cui la vita vale solamente per perderla.
E quello che ha di che vivere, quello avrà certamente
qualcosa per difendersi dalla vita. Dalle sue porcherie.
La vita vera è esclusivamente quello che capita ai ricchi.
E loro se ne fregano della vita parziale
che capita a noi, uomini parziali.
Voce: Marko Vesovic
Piano: Renato Costarella & Maurizio Galdieri
Pianeta Sarajevo, Baronissi, 2005
Ko je imao pare, pobjegao je, bezbeli. Nek ratuju
golaći. To razumijem skroz. I ja bih se iz ovog
Rajvasa iskopao da nisam bio bos. A šta kokuzu
i ostaje osim da bude heroj? Pare kad imaš,
Sarajevo je, naravski, obična predrasuda.
Koji imaju novčanik kao glavica kupusa,
ti su uvijek – u drugoj državi. Ma šta državi?
Na drugoj planeti. Koja se vrti brzinom
drukčijom no ova naša. I za njih ne važi
ova zemljina teža. Paralija je stanovnik vasione.
I važno mu je jedino što se događa njemu.
Ako mu ode crijevo na lijevo, to ti je kao kad se
na suncu jave pjege. I u pravu je, skroz.
Jer što se zbiva fukari, to nije istinski život.
Pravo zboreći, sirotinja nije živjela nikad.
Nju ti je život uvijek snalazio. Fukara postoji
da bi se moglo znati kakav se život
uopće ne isplati. Oni što svijet gledaju
preko grlića flaše u srebrnoj kantici s ledom,
ti valjda nisu blesavi, da se pačaju u rat –
u sirotinjski posao?! Oni što su iz svega
srknuli kap meraka, i treba da su gluhi
za bajke o žrtvovanju. Nek se žrtvuje onaj
kom ionako život ne valja ni groša kršenoga.
Njegov život vrijedi jedino za izgubiti.
A ko ima od čega živjeti, ima se, bezbeli,
čime braniti od života. Od njegovih grozota.
Pravi je život, isključivo, to što se bogatim zbiva.
A takve boli uvo za djelimični život
koji se događa nama, ljudima djelimičnim.
Voice: Marko Vesovic
Piano: Renato Costarella & Maurizio Galdieri