Nuova collaborazione Casa della poesia e il Fatto Quotidiano
04/04/2011
Credo Credo
Amo le cose fradice, fatiscenti,
i fiori appassiti,
il crepuscolo che sa di sangue
e il cupo squittio della civetta.
I silenziosi passi sornioni
e gli ansanti gemiti nella notte
di un uomo che nulla più si aspetta,
che tossiscenseccamente nella notte.
Amo tutto ciò che è malato e marcio,
il buio e l'inquietante paura,
l'oscura forza dell'assassinio
e il gelido fiato del terrore.
Tutto ciò che è come la mia anima,
ciò che non sa più gioire,
e se ne sta là in un canto ad ascoltare
quando questo istante finirà.


Lettura e musica, Janez Škof
Ljubim trhle, razpadle stvari,
usahle cvetove,
mrak, ki po krvi diši
in votlo vriskanje sove.
Potuhnjene tihe korake
in stoke, ki hropejo v noč
človeka, ki nič več ne čaka,
ki suho zakašljal je v noč.
Ljubim vse bolno in gnilo,
temo in nemirni strah,
ubijanja mračno silo
in groze ledeni dah.
Vse kar je kot moja duša,
kar se več smejati ne zna,
kar v kotu stoji in posluša,
kdaj se ta trenutek konča.
Jolka Milič