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04/04/2011

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Visar Zhiti
Queste di "Croce di carne" son pagine di orrore. La più spietata e sistematica mortificazione dell'uomo sotto specie di nemico politico, le più assurde e le più grette persecuzioni in atto nelle carceri della dittatura di Ohxha sono, dal vivo, il tema, anzi sono addirittura l'elemento di queste poesie di Visar Zhiti.
C'è forse, ma non la ricordo, e soprattutto non la ricordo così fresca e immediata, un'opera scritta in presa altrettanto diretta con il mondo che rivela ed attesta. In quelle prigioni Zhiti è stato tenuto per anni, esposto alle violenze e all'arbitrio. Giorno per giorno la composizione di versi da occultare o da tramandare oralmente trascriveva cronache minute o pensieri di ogni genere dei reclusi.
Ma queste sono anche pagine vittoriose di poesia. La vitalità del principio per cui viene pagato questo scotto inumano: la libertà sostiene i versi di Visar Zhiti anche quando sono occupati da tetri argomenti. Quella vitalità intrinsecamente sicura di sé entra non solo nell'umore e nel tono del combattente ma anche nello spirito e nella invenzione dell'artista.
I suoi liberi, ariosi, arditi estri hanno una felice somiglianza con la stagione cubofuturista e con la sua fertilità di metafore. Proprio in virtù di questa vena gli riesce facile e spontaneo ampliare l'orizzonte delle prime dure emozioni alla varietà del mondo intero. L'allegria della poesia, è il caso di dirlo, travolge il nero grumo della realtà obbrobriosa.
Rimane nuda in piena vista, la mostruosità di una tirannide. Si libera da quella morsa un vero, forte poeta.

Mario Luzi

da: Visar Zhiti: "Croce di carne", a cura di Elio Miracco, Oxiana Edizioni, Napoli, 1997.


Visar Zhiti è lo scrittore albanese la cui vita e la cui opera sono lo specchio migliore della storia della sua nazione… sopravvisse intellettualmente e emozionalmente nelle carceri della dittatura ed è uno dei poeti più noti nell’odierna Albania.

Robert Elsie, critico letterario, albanologo, traduttore canadese


Sono stato lieto per la tua nobile saggezza, sono stato ancora più lieto per il fatto che l’albanese è capace di una tale saggezza. Molto buio, molta disperazione e a volte molta asprezza giungono dall’Albania.

Ismail Kadarè


Visar Zhiti tocca l’inferno, sente il suo peso devastante ... non rinuncia all’amore per l’ uomo che resta il suo ideale.

Luan Topçiu
"Psal", Romania


Visar Zhiti è veramente uno dei questi rari e dotati poeti. Egli rimane aperto alle possibilità, non teme di esplorare il suo proprio spazio interiore… le sue poesie riflettono la realtà, ma anche la trasformano e trascendono. Le loro immagini sono manipolate e contorte in miriade strana e inattesa, sebbene famiiarmente forgiate nelle forme.

Janice Mathie-Heck
“The condemned apple”, Stati Uniti
Visar Zhiti (1952) è lo scrittore albanese la cui vita e opera meglio rispecchia la storia della sua nazione. È stato uno dei molti ad aver sofferto una persecuzione sconvolgente senza alcuna ragione apparente. Ma Visar Zhiti è sopravvissuto – dal punto di vista psicologico, intellettuale ed emotivo, ed ora è fra i poeti più popolari dell’odierna Albania. Nato nel porto adriatico di Durazzo, figlio dell’attore teatrale e poeta Hekuran Zhiti (1911-1989), Visar Zhiti è cresciuto a...