Dove la nostra infanzia è cominciata
c’era un fitto bosco di baionette
e stranieri con in testa un elmetto
ci guardavan con occhi cattivi.
Ma noi scappavamo dai banchi di scuola
lasciando scritto: Arrivederci
nell’Albania liberata.
Dove la nostra infanzia è cominciata
la vita non era come un giornale
che ripieghi e ti ficchi in tasca
quando vai a passeggiare.
La vita fa giochi strani:
puoi stare senza pane in montagna
per dieci giorni, e calmare la fame
come fanno i capretti dalle mamme
succhiando il latte da capezzoli selvatici.
Dove la nostra infanzia è cominciata
le canzoni marciano
davanti ai partigiani
come il tuono che annunzia l’uragano.
Dove la nostra infanzia è cominciata
la patria ha una bellezza commovente:
i martiri… i compagni… eroicamente
cadono combattendo.
Voi non li avete visti
i partigiani uccisi
i compagni d’infanzia
per terra uccisi.
Quante cose potrei raccontare!
Ma siete voi che dovete cercare
il dolore il coraggio la speranza
dov’è cominciata la nostra infanzia.