Se avessi ora ciò che non è mio
una lingua
per scoprire l’aria
un passo
che avanza nella sua propria voce
e ritorna a me
carico
della discesa del cielo
una direzione
attendo in piena quiete il momento
dell’accendersi della pulsazione
tra
un crollo di cupole
e un principio che i poeti ereditano
Se avessi
ora ciò che non
ho
finirei davanti ad un baluardo
che è mio
fatto della polvere della sera
da: Mohammed Tennis: “Il dono del vuoto” (a cura di Fawzi Al Delmi), Edizioni San Marco dei Giustiziani, Genova, 2001.