« Mariella Bettarini nel raccogliere le poesie del periodo 1972-’74 si conferma come una delle voci più coraggiose e più originali nel campo delle iniziative culturali e della produzione poetica dell’ultimo decennio. (...) La Bettarini adotta un suo verso lungo che può facilmente anche sconfinare nella prosa dichiarata e che le serve per una poesia franta nelle movenze interiori ma infine distesa in una sorta di brani di racconto in cui c’è dentro tutto il dramma del vivere contemporaneo. »
(Giuliano Manacorda, «Rapporti », n. 12-13, marzo-giugno 1977 )