Maria van Daalen (pseudonimo di Maria Mach Elina de Rooij) è nata nei Paesi Bassi nel 1950, ha pubblicato sei libri di poesia tra cui: "Elektron, muon, tau" (2000), un libro di sonetti in endecasillabi, in edizione bilingue, olandese ed inglese, e "Yo! de liefde" (Yo! l’amore), anch’esso prevalentemente composto di sonetti.
La poesia di M. van Daalen è stata tradotta in inglese, italiano, finnico. Ha scritto anche recensioni di libri, e molti racconti.
Nel 1992 Maria van Daalen è stata invitata al quarto Faenza Folk Festival. Sue traduzioni in italiano ad opera del poeta Stefano Del Bianco (che risiede a Milano) sono state pubblicate in “Luoghi paralleli” (Moby Dick, Faenza 1993), “Tratti” (Coop. Tratti, Faenza 1994) e “Testo a fronte” (Guerini e Associati, Milano 1992). Traduzioni di Giorgio Faggin sono state pubblicate in “Si scrive”, Rivista semestrale di letteratura (Cremona 1994).
Nell’autunno del 1995 ha partecipato all’International Writing Program dell’Università dell’Iowa. Ha viaggiato molto negli Stati Uniti per leggere le sue poesie, ed è stata invitata dall’UMBRA-poets (Nuyorikan Café, NY) e da Cuirt International Literature Festival a Galway (Irlanda). In marzo-aprile del 2003 è stata scrittore in residence all’ Union des écrivains québécois a Montréal, Canada, per fare una ricerca per un grande saggio sul voodoo come una concezione di realtà e una lettura di poesia al Blue Metropolis festival (Montréal). Ha continusto negli anni il suo interesse per il voodoo e nel 2008 ha curato per il Museo Tropicale di Amsterdam, una grande mostra di 300 oggetti della cultura vodou, dal titolo "Voodoo, arte e misticismo".
Maria van Daalen vive nei Paesi Bassi ed è lettrice ospite all’Università di Groningen dove ha insegnato Scrittura Creativa. Van Daalen insegna poesia presso la Scuola di Scrittori, Amsterdam.
Ha partecipato agli Incontri internazionali di poesia di Sarajevo nel 2003.