Faruk Šehić, poeta, scrittore e giornalista bosniaco, è nato a Bihać nel 1970 ed è cresciuto a Bosanska Krupa. Ha studiato veterinaria a Zagabria fino allo scoppio della guerra in Bosnia, nel 1992, quando a 22 anni si è arruolato nell’esercito della Bosnia ed Erzegovina. Durante il conflitto è stato comandante di un’unità di centotrenta soldati ed è stato ferito gravemente a un piede. Dopo la guerra ha studiato Letteratura all’Università di Sarajevo. Lavora come giornalista per il settimanale BH Dani. Ha pubblicato le raccolte poetiche "Poesie in divenire" (Pjesme u nastajanju, Sarajevo 2000), "Hit depot" (Sarajevo 2003), "Transsarajevo" (Zagabria 2006) e "I miei fiumi" (Moje rijeke, Sarajevo 2014) che ha ricevuto il Premio Risto Ratković e il Premio Annuale dell’Associazione degli Scrittori di Bosnia ed Erzegovina.
Come prosatore ha scritto i racconti "Sotto pressione" (Pod pritiskom, Sarajevo-Zagabria 2004) vincitore del Premio Zoro Verlag, il romanzo "Il mio fiume" (Knjiga o Uni, Sarajevo 2011) vincitore del Premio Meša Selimović nel 2012 e del Premio dell’Unione Europea per la Letteratura nel 2013, "Racconti a orologeria" (Priče sa satnim mehanizmom, Zagabria 2018) e il romanzo "Greta" (Sarajevo 2021). In italiano è uscito il romanzo "Il mio fiume" (Mimesis 2017), la raccolta di poesie "Ritorno alla natura" (LietoColle 2019) che ha vinto il Premio Internazionale Camaiore-Francesco Belluomini, e la raccolta "Racconti a orologeria" (Mimesis 2020). I suoi libri sono tradotti in turco, sloveno, ungherese, macedone, polacco, bulgaro, tedesco, inglese, italiano, spagnolo, olandese, arabo, rumeno e francese.
Per Casa della poesia nel 2003 ha preso parte agli Incontri internazionali di poesia di Sarajevo e nel 2022 partecipa a "Le molte lingue della poesia" a Desenzano del Garda. Multimedia Edizioni pubblica nel 2022 il suo libro di poesie "Tre fiumi e un continente", con la traduzione di Ginevra Pugliese.