Aharon Shabtai, nato nel 1939 è uno dei maggiori poeti israeliani contemporanei Ha studiato Greco e Filosofia alla Hebrew University, alla Sorbona e a Cambridge. Insegna letteratura ebraica all'Università di Tel Aviv. Shabtai è il più accreditato traduttore di drammi greci in ebraico e ha ricevuto nel 1993 il premio del Primo Ministro per la Traduzione. È autore di più di quindici libri di poesia e sue traduzioni sono apparse in numerose riviste, incluse la American Poetry Review, la London Review of Books, e Parnassus in Review. Un'ampia selezione delle sue poesie, "Love & Selected Poems", è stata pubblicata nel 1997 da Sheep Meadow Press.
Molte sue poesie politiche sono state pubblicate nel supplemento letterario settimanale del quotidiano israeliano Ha'aretz e hanno provocato lettere di sdegno all'editore e minacce di cancellare abbonamenti.
Espressioni come: "Voi leggete l'Haggadah /come maiali/ (...) Uscite fuori a guardare:/gli schiavi si stanno sollevando", hanno creato a Shabtai seri problemi in patria.
La responsabilità principale di un poeta, secondo Shabtai, è - almeno a livello letterario - freschezza, attenzione e sorpresa. E quando le cose precipitano, lo scrittore responsabile non può non applicare questi valori al meno piacevole e forse il più civoloso dei soggetti letterari - la politica e gli affari pubblici.
"Nei tempi oscuri è possibile ancora cantare?" si domandava Bertolt Brecht. "Sì," si rispondeva "bisognerà cantare dei tempi oscuri".
Il suo libro "J'Accuse", ha vinto il premio del PEN American Center. Rifacendosi alla famosa lettera in cui Emile Zola denunciava l'antisemitismo del governo francese durante l'affare Dreyfus, Shabtai accusa il suo paese di crimini contro l'umanità rifiutando di abbandonare la sua fede nei valori morali della società israeliana e di tacere di fronte agli atti di barbarie e di brutalità.
Nel 2007 ha preso parte a "VersoSud. Incontri internazionali di poesia" (Reggio Calabria).
La sua raccolta "Politica" (la prima in Italia) è stata pubblicata dalla Multimedia Edizioni / Casa della poesia, nel maggio 2008 e proprio in questa occasione Aharon Shabtai è stato ospite di Casa della poesia.