Gian Mario Villalta è nato nel 1959 a Visinale di Pasiano. Diplomato presso il Liceo scientifico di Pordenone, si è laureato in Lettere a Bologna, con una tesi sulla retorica del testo letterario e filosofico. Insegna in un liceo di Pordenone ed è direttore artistico della manifestazione letteraria Pordenonelegge. Dal 1991 ha ideato e condotto, per Cinemazero, "La voce della poesia", fortunata serie di incontri con i poeti. Dal 1998 al 2002, con Mauro Covacih, ha proposto, presso la Casa dello Studente di Pordenone, la serie di incontri sulla letteratura contemporanea "Le nuove Generazioni", che è stata anche la prima scuola di scrittura creativa del territorio.
Ha pubblicato diversi libri di poesia tra cui "L’erba in tasca" (Scheiwiller, Milano 1992), "Nel buio degli alberi" (La barca di Babele, Circolo Culturale di Meduno 2001).
Numerosi gli studi e gli interventi critici – tra questi "Andrea Zanzotto, Le Poesie e prose scelte", a cura di S. Dal Bianco e G. M. Villalta (“I Meridiani” Mondadori, Milano 1999). Villalta tende ad una scrittura molto controllata, seppure attraversata da un’inquietudine di fondo che percorre ogni sua lirica.
Particolarmente originale è l’angolazione da cui questo poeta osserva la realtà nel libro, "Nel buio degli alberi", che rappresenta “il mondo così come esso può essere descritto e pensato durante l’esercizio, gratuito e senza pretese, della corsa. Gemella del verso, la corsa è ritmo, scansione degli spazi, implacabile ri-definizione del sé nel suo rapporto con le circostanze” (E. Trevi).