Giacomo Scotti nasce a Saviano in provincia di Napoli il primo dicembre del 1928.
Nel 1947, giovane fervente antifascista comunista, emigra in Istria, appena ceduta dall'Italia fascista alla Jugoslavia socialista, dove vive prima a Pola poi a Fiume. Ventenne, comincia ad occuparsi professionalmente di giornalismo nel 1948, dedicandosi contemporaneamente anche alla letteratura e alla poesia. Dal 1986 vive e lavora sia in Italia che in Croazia. Per la sua notevole produzione letteraria ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti in Croazia, in Italia ed in altri paesi.
L'opera letteraria di Scotti si colloca sul confine tra l'Italia e l'ex-Jugoslavia, focalizzandosi talvolta sul problema istriano. Come narratore, saggista e poeta ha pubblicato oltre un centinaio di opere in lingua italiana ed in lingua croata (la maggior parte delle quali è stata tradotta in oltre una dozzina di lingue). Nella sua bibliografia si annoverano romanzi, racconti per adulti e per bambini, saggi etnografici e storici e raccolte di prose. Ha collaborato con vari altri scrittori croati ed italiani ed è membro del PEN croato, dell'Associazione degli scrittori croati (Društvo hrvatskih književnika) e dell'Associazione degli scrittori italiani. È molto attivo nei movimenti pacifisti europei. Ha collaborato con diverse riviste, italiane e croate: tra queste va ricordata La Battana, rivista letteraria croata in lingua italiana stampata a Fiume.
Tra le opere che hanno fatto più clamore vi è Goli Otok. Ritorno all'Isola Calva, un saggio edito a Trieste nel 1991. L'opera tratta, per la prima volta ufficialmente, di un'isola a largo della Dalmazia settentrionale che per anni è servita da campo di concentramento e carcere politico dove venivano internati i "nemici del socialismo jugoslavo".
Casa della poesia ha pubblicato nel 2009 un suo Ricordo di Alfonso Gatto, commovente ricostruzione degli incontri con il poeta salernitano nella Yugoslavia degli anni successivi alla Seconda guerra mondiale e poi negli anni '70.