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04/04/2011

VersoSud. Incontri internazionali di poesia Reggio Calabria Presentazione

Straordinario appuntamento poetico a Reggio Calabria. Nei giorni 14, 15 e 16 settembre si svolgerà la prima edizione di “VersoSud. Incontri internazionali di poesia” con la partecipazione di alcune delle voci più importanti del panorama poetico internazionale.
La manifestazione, promossa dalla Regione Calabria (Assessorato alla Cultura) e dal Comune di Reggio Calabria (Assessorato ai Beni Culturali e Grandi Eventi), è curata dalla Casa della poesia e dall’Associazione Angoli corsari.
Reggio Calabria, andando incontro alla propria vocazione culturale, storica, artistica, si propone all’attenzione internazionale per tre intensi giorni, come snodo e punto di riferimento per la poesia e per l’incontro tra popoli, culture, religioni.
“VersoSud”, verso un sud ideale, luogo di partenza e di approdo, luogo di incontro e di scambio, di accoglienza e convivenza.
“Ci piace immaginare questa manifestazione più che come un festival come una festa, il luogo dove la poesia, che qualche sacerdote vorrebbe confinare in tabernacoli e loculi racchiusi in cripte accessibili solo agli adepti, celebra la propria vitalità, sfugge alle classificazioni ma non alle contaminazioni, esce dalle pagine dei libri e si fa voce, e si fa canto e si fa musica e si fa danza e azione e perfino video o segno grafico o qualunque altra cosa serva per poter esprimere l’inesprimibile, la contraddizione più radicale... Una festa in un luogodove la storia sfuma nel mito, dove l’incontro tra i popoli e le razze ha radici antichissime e problemi attualissimi, dove il mare sfida la terra e il fuoco del vulcano minaccia il cielo, per ricordarci che tutto ciò che è vivo è in perpetuo movimento, che la storia non è affatto finita, ma anzi si arricchisce di sempre nuove ed impreviste varianti. Portati da un vento leggero, atterreranno, in una dolce notte mediterranea, i migratori della parola e l’incantesimo, almeno per tre giorni, potrà essere rinnovato: la poesia potrà tornare nella vita.
Sussurrerà, o magari urlerà, ad ognuno di noi, che la “tenerezza è rivoluzionaria”, che l’amore è sovversivo, che la diversità è ricchezza, che il cambiamento è possibile, anzi indispensabile per impedire che l’offesa fatta al mondo si ritorca contro tutti noi.”
L’evento si svolgerà presso il Castello Aragonese di Reggio Calabria: la sera, alle ore 21,00, nella piazza appena ristrutturata, con letture spettacolari e con a volte l’ausilio di musicisti che interagiranno con i diversi poeti; nel pomeriggio, invece, alle 18,00, nelle salette interne del Castello, con seminari, incontri, proiezioni, esposizioni.
Grande il livello delle partecipazioni da varie parti del mondo: dallo straordinario e ormai avvolto nel mito Amiri Baraka (al secolo LeRoi Jones) e sua moglie, Amina Baraka, veri punti di riferimento della comunità afroamericana che si esibiranno con un quartetto jazz italiano, all’intenso poeta del Ciad, Nimrod, che ci porta la voce dell’Africa profonda, dolorante e bellissima; dalla seducente siriana Maram al Masri con la sua poesia sensuale e femminile, alla poesia profondamente mediterranea del libanese Michel Cassir; da uno dei maggiori poeti di lingua ebraica, colto, irregolare, scandaloso, oppositore delle politiche israeliane nei territori palestinesi, l’israeliano Ahron Shabtai, all’umanesimo profondo, carico di compassione del portoghese Ivo Machado; da Tony Harrison, inglese, tra i maggiori poeti contemporanei, “autore in trincea”, corrispondente dal fronte e storico e coscienza della nostra epoca”, allo spagnolo Manuel Rico, con la sua poesia come memoria intima e collettiva; dalla poesia densa di emozione della cilena, sopravvissuta ad un altro 11 settembre, Carmen Yañez, alla poesia combattiva e “cantata” dell’afroamericana Devorah Major; dai reduci di quel “mondo ex”, gli straordinari slavi, Josip Osti (bosniaco, di Sarajevo, che vive in Slovenia) con una poesia d’amore che si scontra con la tragedia del suo paese e Sinan Gudzevic (serbo di nascita, di famiglia mussulmana, che vive a Zagabria) che recupera con ironia e ferocia la forma classica dell’epigramma, agli italiani Giuseppe Conte (uno dei nostri poeti più importanti ed internazionali), con le sue poesie più recenti nelle quali abbandono, inquietudine e malinconia investono di senso inedito il grande tema della sua poesia e della nostra vita: il destino della cultura occidentale e Gregorio Scalise (calabrese di nascita, bolognese di adozione) con la sua scrittura poetica intelligente ed ironica, filosofica e di forte spessore culturale, antiretorica e asciutta.
Gli incontri pomeridiani, con esposizioni e proiezioni, saranno centrati su tre temi: “Allen Ginsberg, beats e dintorni” (in occasione dei dieci anni dalla scomparsa di Allen e degli appena trascorsi 50 anni dalla pubblicazione del celeberrimo “Howl”, con esposizione di Chris Felver, proiezioni, seminari); “Sarajevo, mon amour” (dedicato al grande poeta Izet Sarajlic, a Sarajevo e alla “poesia in tempo di guerra”, per il gemellaggio “attivo” esistente tra Casa della poesia e
la capitale di Bosnia); “Il Taccuino del vecchio. Giuseppe Ungaretti” (con l’ausilio di video e documenti filmati).
Nel corso dell’evento saranno allestiti alcuni juke-box poetici.