Nei giorni 24, 25, e 26 settembre 2010 si svolgerà la nona edizione degli "Incontri internazionali di poesia di Sarajevo".
La magia che avvolge la capitale bosniaca produce ogni anno il miracolo di realizzare una delle più belle ed entusiasmanti manifestazioni poetiche del panorama internazionale.
Gli incontri sono dedicati ad Izet Sarajlic, grande poeta di Sarajevo, Presidente onorario di Casa della poesia, cittadino onorario della città di Salerno, poeta amatissimo in Italia, amico del nostro concittadino, Alfonso Gatto.
L'evento, nasce nel 2002, dopo la scomparsa di Sarajlic avvenuta nel maggio di quell'anno, per realizzare quello che negli ultimi anni era stato il sogno del grande poeta bosniaco, riportare, dopo la tragedia della guerra e dell'assedio, la grande poesia internazionale a Sarajevo. A pochi anni dalla fine degli orrori della guerra di Bosnia e dal terribile assedio della sua capitale, acquistava un valore simbolico e politico, ricollocare la città in un progetto che avesse come centralità la cultura dell'incontro, della conoscenza, dello scambio e della fratellanza.
Si trattava inoltre di una sorta di "elaborazione del lutto" da parte del circuito di Casa della poesia che aveva perso uno dei suoi rappresentanti più prestigiosi.
E ricordando che "anche i versi sono contenti quando la gente si incontra" (versi di Izet che hanno caratterizzato da sempre il lavoro di Casa della poesia) abbiamo pensato di portare nella sua città i poeti suoi amici e compagni di viaggio di tante avventure e di farli incontrare con gli altri poeti di Sarajevo e della ex-Jugoslavia.
Sarajlic, è stato un compagno di viaggio straordinario. È lui che ha sempre incoraggiato il lavoro di costruzione di quella "grande famiglia" che è il circuito di Casa della poesia. Sono indimenticabili le sue letture italiane a Salerno, Baronissi, Napoli, Amalfi, Pistoia, Trieste, Roma, Genova, Reggio Emilia. Sono per noi ricordi commoventi la sua gioia quando venne alla luce il suo libro italiano Qualcuno ha suonato tradotto con amore da Raffaella Marzano e Sinan Gudzevic, quando ha ricevuto a Roma il Premio Moravia 2001 e quando la città di Salerno ha voluto tributargli quella cittadinanza onoraria che lo ha reso orgoglioso e felice forse per l'ultima volta.
Lo ricordiamo quindi ogni anno nella sua città, con la poesia e con i poeti, provando a farlo senza retorica, come lui avrebbe voluto, ricordando la sua ironia e la sua malinconia, le sue poesie e le sue canzoni.
La manifestazione, promossa dall'Ambasciata italiana di Sarajevo e curata da Casa della poesia, è resa possibile dalla collaborazione di enti italiani e stranieri e piccoli sponsor, che generosamente contribuiscono alla realizzazione dell'evento.
Come ogni anno due gruppi di "viaggiatori consapevoli" raggiungeranno Sarajevo, dall'Italia in bus (via Trieste) e in auto (via Bari), per vivere e condividere questa straordinaria esperienza.
Tanti i poeti che in questi anni hanno voluto onorarci della loro presenza. Per ognuno di loro dovremmo spendere parole di affetto, di amicizia, di gratitudine. Sono tutti insieme e con tanti altri quella "grande famiglia poetica" che Izet aveva nel cuore e che ci ha insegnato ad amare.
E ci auguriamo, che attraverso manifestazioni come quella di Sarajevo, si riesca sempre più ad ampliare questa rete di amicizia, stima, solidarietà, capacità di ascolto.
Quest'anno sarà il "Kamerni Teatar 55", ad ospitare gli Incontri internazionali di poesia di Sarajevo, in un clima di solidarietà, amicizia, affetto, scambio, desiderio di incontro.
Tutta la manifestazione si svolgerà in due lingue, quella locale e l'italiano, grazie all'impegno di tanti e soprattutto all'enorme lavoro, dedizione, impegno di Sinan Gudzevic.
Nel corso dell'evento saranno proiettate come sempre alcuni video che vedono Sarajlic leggere le sue poesie.
E naturalmente un grazie di cuore ai poeti straordinari per qualità e umanità che vengono selezionati con una sorta di intervento miracoloso che estrae ogni anno per Sarajevo il meglio in fatto di uomini e di poeti dal grande cilindro del circuito internazionale.
Ci auguriamo che l'evento di Sarajevo, ormai riconoscibile e riconosciuto nel panorama internazionale dei festival di poesia prosegua e si consolidi come un indiscutibile, importante, momento "poetico", e come un ponte tra l'Europa e i Balcani, un momento di incontro, di conoscenza e di scambio tra culture, lingue, religioni.
Siamo certi che la magia di questa città ancora una volta attribuirà una sorta di valore aggiunto all'evento poetico, facendolo diventare, cosa diversa rispetto alle altre manifestazioni poetiche, che pure dispongono di altri mezzi finanziari, altre strutture organizzative, altri supporti tecnici. Questa magia realizza la poesia come luogo d'incontro, che costruisce legami, amicizie, che diventa momento di scambio, che si sedimenta nel cuore e nella mente delle persone fino a diventare un'esperienza indimenticabile e inalienabile della propria coscienza.
Le tre giornate di solito consentono ai poeti e ai visitatori di poter apprezzare anche le bellezze della città e dei suoi dintorni, gustare le specialità gastronomiche e di vivere pur nel tempo ristretto tutte le proposte degli Incontri.
A breve invieremo anche il programma con le partecipazioni.