Vi siete accorti, dal modo come scrivo,
che ho molto sonno…
Però non mi lasciate senza lettere,
scrivetemi, vi supplico…
Sarò calmo e normale,
ma che angoscia il distacco, non è vero?
E tu, mamma, non puoi non esserne contenta:
sono con tutti allegro, sempre,
sono stato sincero con voi,
sono sempre lo stesso…
Ma le strade hanno in fondo
come una nebbia dorata e gli occhi
non vedevano che buio da ogni parte…
È un incubo d’inerzia faticosa,
l’inerzia nemica delle cose…
Il porto è la furia del mare,
Vi bacio, miei stronzetti adorati.