Ritornano gli Incontri internazionali di poesia di Sarajevo, un progetto che Casa della poesia, con l’Ambasciata italiana di Sarajevo, organizza da sei anni, in memoria del grande poeta bosniaco Izet Sarajlić, Presidente onorario di Casa della poesia e cittadino onorario della città di Salerno, scomparso nel maggio del 2002.
L’edizione di quest’anno si svolgerà dal 28 al 30 di settembre.
Gli Incontri internazionali di poesia sono nati per realizzare quello che negli ultimi anni era stato il sogno di Sarajlic: riportare la grande poesia internazionale a Sarajevo e contribuire a ricollocare la città in un circuito culturale internazionale come merita la sua storia e la sua tradizione. E gli Incontri hanno pian piano conquistato uno spazio importante nel panorama poetico internazionale.
A più di dieci anni dalla fine degli orrori della guerra, acquista un valore simbolico e politico, ricollocare la capitale bosniaca in un progetto che, attraverso la poesia, ha come centralità la cultura dell’incontro, della conoscenza, dello scambio e della fratellanza.
L’evento, curato dalla Casa della poesia, organizzato dall’Ambasciata italiana di Sarajevo, vede la partecipazione di una serie di enti pubblici e privati di vari paesi.
Verrà di nuovo utilizzato il vecchio e glorioso cinema-teatro Kino Bosna, diventato un vero riferimento della comunità italiana (e non solo) di Sarajevo, in un’atmosfera ed un’intensità inusuali per letture di poesia, segno forte di solidarietà, amicizia, affetto, condivisione, scambio.
L’intera manifestazione si svolgerà con una struttura bilingue e quindi comprensibile agli spettatori italiani e a quelli bosniaci, serbi, croati, ecc.
Nel corso dei tre giorni: readings, seminari, proiezioni con partecipazioni prestigiose e straordinarie come quelle di Roberto Mussapi e Gianluca Paciucci (Italia), Tahar Bekri (Tunisia), Adel Karasholi (Siria/Germania), Sinan Gudžević (Serbia/Croazia), Abdullah Sidran, Marko Vešović, Bjanka Atajbegović, Nenad Velicković (Bosnia), Hassan Teleb (Egitto), Manuel Rico, Jordi Doce (Spagna), Vojo Šindolić (Croazia), Ruben Van Gogh (Olanda), Metin Cengiz (Turchia), Beat Brechbul (Svizzera), Genny Lim (Stati Uniti). I musicisti: Marco Collazzoni, Luca Colussi, Alessandro Bravo, Simone Serafin, Almir Nezić.
E ancora Sergio Iagulli, Raffaella Marzano, Francesco Napoli.
Nel corso della manifestazione documenti e interventi dedicati a Umberto Saba (la grande poesia italiana), Allen Ginsberg (a 10 anni dalla sua scomparsa), “Le coquille e le clergyman” di Germane Dulac su sceneggiatura di Antonin Artaud (a proseguire un percorso sul “cinema di poesia”), la presentazione del libro di Sinan Gudžević, “Epigrammi romani”. E poi video di Izet Sarajlic, Lawrence Ferlinghetti, William Burroughs, Ante Zemljar, Ken Smith.
La sesta edizione degli Incontri internazionali di poesia di Sarajevo può considerarsi come il rilancio di un progetto che nei cinque anni precedenti ha provato a portare a Sarajevo i grandi nomi della poesia internazionale. Questo piccolo miracolo della volontà e dell’affetto terminato con la fine della missione diplomatica del Prof. Gianluca Paciucci, straordinario compagno di viaggio che con noi ha ideato e fortemente voluto questo evento, si rilancia con l’arrivo e l’entusiasmo del nuovo Addetto Culturale, Prof. Daniele Onori.
Ci auguriamo che questo nuovo ciclo, prosegua negli anni a venire, e che gli Incontri internazionali di poesia di Sarajevo, ormai riconoscibili e riconosciuti nel panorama internazionale dei festival di poesia, si consolidino come un indiscutibile momento “poetico”, come un ponte tra l’Europa e i Balcani e come un momento di incontro, di conoscenza e di scambio tra culture, lingue, religioni.